Nonostante mangi poco il peso sulla bilancia non cala? Ecco i 5 errori più comuni svelati dai medici: quelli che non ti fanno dimagrire.
La perdita di peso per molti, in taluni casi, si trasforma in una vera e propria corsa ad ostacoli. Sebbene il binomio alimentazione-allenamento sia quello preferito e assolutamente consigliato dagli esperti, non è sempre così semplice riuscire a vedere calare quel numerino sulla bilancia. Ma perché?
Chiariamo subito che la perdita di peso non è necessariamente legata a un fattore puramente estetico, e quando lo è bisognerebbe indagare meglio le cause di un bisogno che potrebbe essere legato a un disturbo alimentare.
Sebbene facciamo parte di una società che predilige un modello di bellezza spesso lontano dai canoni reali, la vera ragione che dovrebbe stare dietro un dimagrimento, o in generale dietro una forma fisica sana, è quello di seguire uno stile di vita che ci faccia stare bene, senza necessariamente legarsi ad un’immagine mal propinata dal web e dal contesto.
Potrebbero essere diverse le cause, ma soprattutto gli errori più comuni che inficiano sul dimagrimento e di conseguenza ne rallentano l’intero processo. Molto spesso si pensa che seguire una dieta a basso regime calorico possa essere la chiave migliore, e soprattutto la strada più veloce per vedere il proprio corpo cambiare. Ahimè, non è così. Ecco cosa devi considerare per dimagrire in modo sano.
Perdere peso, perché può diventare difficile: gli errori che rovinano tutto
Mangiare poco non può essere la soluzione, specie se non indicato da nessun esperto e da alcun piano alimentare. Le scelte prese in piena autonomia possono essere deleterie. Cosa bisogna sapere quindi per dimagrire e farlo in modo salutare?
- Attenzione al metabolismo: una corretta alimentazione dovrebbe essere commisurata alla quantità di energia che il nostro corpo è in grado di bruciare nell’arco della giornata. Un metabolismo più lento, brucerà meno kcal rispetto a uno più veloce. Prima, quindi, di stabilire quanto mangiare, sarebbe bene valutare con un esperto la quantità giusta di macros da integrare al fine di convertire il cibo in energia.
- Qualità degli alimenti che fanno parte della nostra dieta: cibi ricchi di zuccheri raffinati, carboidrati complessi, grassi saturi et similia, sono sicuramente quelli meno indicati per promuovere un processo di dimagrimento a lungo raggio. Al contrario, contribuiscono ad aumentare la percentuale di massa grassa nel nostro corpo, rallentando di conseguenza anche il metabolismo.
- Insonnia, quanto è legata alla perdita di peso? Non vederci uno stretto collegamento è un grandissimo errore. La mancanza di sonno favorisce l’aumento di cortisolo nel nostro corpo, e il cortisolo meglio conosciuto come ‘ormone dello stress’ non fa altro che incidere negativamente sul metabolismo dei grassi che mal smaltiamo, e che di conseguenza non favorisce la perdita di peso.
- Squilibri ormonali: una causa ‘silenziosa’ che non promuove la perdita di peso. Fra questi vi sono un mal funzionamento della tiroide, insulino-resistenza, assunzione della pillola anticoncezionale, e in generale tutte quelle alterazioni ormonali che fanno funzionare il nostro organismo in modo diverso.
- Controllo delle emozioni: tristezza, ma soprattutto ansia e stress, possono indurci a guardare al cibo come una via di fuga in un momento in cui sentiamo il bisogno di riversare tutto sul cibo. Questo, inevitabilmente può produrre un sensibile aumento di peso e che, se reso un’abitudine, può portare a conseguenze drastiche.
Cosa fare in questi casi?
Affidarsi a un medico esperto che possa consigliarci il percorso migliore, adatto alla nostra persona e alle nostre esigenze è sicuramente la prima mossa utile. Ma ancora più importante è imparare a gestire le emozioni, e riuscire a distinguere i momenti in cui il nostro corpo ha realmente fame da quelli in cui guardiamo al cibo come a un rimpiazzo emozionale. Nel caso degli squilibri ormonali, effettuare delle indagini più approfondite attraverso un consulto endocrinologico potrebbe essere una svolta, perché in quel caso aiuterebbe a individuare la causa del mancato dimagrimento.