Il dibattito pubblico è tutto concentrato sulla pensione anticipata. In un caso particolare i benefici sono maggiori: chi è avvantaggiato.
La pensione anticipata è un sogno di numerosi lavoratori eppure questa non sempre conviene. Infatti il grande dibattito si concentra sul capire se questa è più conveniente per il lavoratore autonomo o dipendente del settore privato rispetto a quello statale. Ancora oggi sono in pochi coloro che non sanno che esiste una penalizzazione che interviene fra una categoria di lavoratori e l’altro. Questa può essere applicata non solo sulla pensione, ma anche sulla liquidazione del Tfr.
E’ ormai noto che il trattamento di fine servizio (Tfs) rispetto al trattamento di fine rapporto (Tfr) è liquidato in tempi diversi. Infatti il lavoratore dipendente privato va ad ottenere subito dopo il termine del rapporto di lavoro questo trattamento. Chi invece fa parte del pubblico impiego dovrà attendere un anno. In caso di dimissione per pensione anticipata i tempi di attesa addirittura diventano 24 mesi. Anche la pensione, in caso di dimissioni, scatta più tardi. Adesso però è possibile sapere a chi conviene la pensione anticipata tra il pubblico ed il privato.
La pensione anticipata rappresenta una scelta importante per molti lavoratori, sia nel settore pubblico che in quello privato. Allo stesso tempo esistono delle differenze significative nei tempi di attesa, come abbiamo visto, e nei requisiti per accedervi tra le due tipologie di lavoro. E’ importante quindi analizzare nel dettaglio entrambe le situazioni.
Per i dipendenti del settore pubblico, l’accesso alla pensione anticipata richiede 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne). Tuttavia, una volta soddisfatti i requisiti, devono attendere sei mesi prima di ricevere il primo pagamento pensionistico. Questo periodo di attesa può essere significativo per coloro che non hanno risorse finanziarie sufficienti per coprire le spese durante questa finestra temporale. Inoltre la buonuscita viene erogata solo dopo due anni dall’accesso alla pensione.
Nel settore privato, invece, i dipendenti che intendono accedere alla pensione anticipata godono di tempi di attesa più brevi. Nonostante la presenza della finestra mobile, il periodo di attesa tra la fine del rapporto di lavoro e l’inizio della pensione è di soli 3 mesi. Questo è dovuto alla disponibilità della liquidazione (TFR), che di solito arriva entro il mese successivo alla fine del rapporto di lavoro.
Nonostante questo esistono delle eccezioni. Ad esempio per la pensione anticipata con Quota 103, che richiede 41 anni di contributi e 62 di età, i tempi di attesa sono diversi. Secondo la legge di bilancio 2024, per coloro che maturano il diritto a Quota 103 entro il 31 dicembre 2024, il periodo di attesa è di 7 mesi per i lavoratori del settore privato e addirittura di 9 mesi per quelli del settore pubblico. Questo allunga ulteriormente il tempo necessario prima di ricevere il primo pagamento pensionistico.
Sembra quindi che la pensione anticipata può risultare più vantaggiosa per i dipendenti del settore privato rispetto a quelli del settore pubblico, in termini di tempi di attesa e disponibilità di risorse finanziarie durante la finestra mobile. Ad ogni modo esistono comunque delle penalizzazioni comuni a entrambi i settori, come la lunghezza dei tempi di attesa e la mancanza di risorse per ammortizzare i costi durante questo periodo.
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