Le patologie che sviluppiamo potrebbero avere una correlazione con il nostro gruppo sanguigno: il recente studio svedese.
Potrebbe il nostro gruppo sanguigno influenzare la salute? Una recente ricerca pubblicata su eLife sembra suggerirlo. Si può definire come una sorta di condanna, ma la realtà è che questa scoperta aprirebbe le porte a nuovi metodi preventivi.
Come la medicina ci insegna, il nostro sangue è composto per il 45% da cellule (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) e per il 55% da plasma. Gli antigeni sulle cellule del sangue e le proteine nel plasma variano da persona a persona, determinando il tipo di gruppo sanguigno e influenzando la compatibilità per trasfusioni e trapianti. Il sistema ABO, introdotto nel 1900 dal biologo e medico americano Karl Landsteiner, classifica i gruppi sanguigni in quattro categorie principali: A, B, AB e O. Questo sistema, combinato con il sistema Rhesus che determina la presenza o meno di un antigene aggiuntivo nel sangue, porta a otto gruppi sanguigni distinti.
Recentemente, gli esperti hanno notato che alcune patologie possono essere più comuni in individui con determinati gruppi sanguigni, per questo avrebbero approfondito la questione. Si tratta di una notizia poco gradita ai tanti, ma essenziale per la ricerca stessa.
Una recente ricerca condotta dal Karolinska Institutet e pubblicata su eLife ha generato l’interessante ipotesi che il gruppo sanguigno potrebbe influenzare la suscettibilità a diverse patologie, tra cui calcoli renali, ipertensione indotta dalla gravidanza, formazione di coaguli nel sangue e sanguinamento.
Ricerche precedenti avevano già suggerito che i gruppi sanguigni A e B potrebbero essere associati a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e coaguli di sangue, mentre il gruppo 0 sembra correlarsi a una maggiore propensione al sanguinamento. Ad oggi però, una massiccia analisi condotta su registri sanitari svedesi ha portato a risultati sorprendenti: i ricercatori hanno scoperto che il gruppo sanguigno potrebbe essere correlato a un’ampia gamma di patologie.
Esaminando i dati di oltre cinque milioni di individui, hanno individuato 49 malattie che potrebbero essere influenzate dal tipo di gruppo sanguigno. Oltre alle già note associazioni con coagulazione ed emorragie, è emerso che le donne con gruppo 0 hanno maggiori probabilità di sviluppare ipertensione indotta dalla gravidanza. Inoltre, hanno trovato una nuova connessione tra il gruppo B e un minor rischio di sviluppare calcoli renali.
Secondo l’autore senior Gustaf Edgren, questi risultati “gettano le basi per l’identificazione, in studi futuri, dei meccanismi alla base dello sviluppo della malattia”.
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